giovedì 14 gennaio 2016

03.01 presenza letteraria nel mondo antico

Libellum de optimo genere oratorum,
frontespizio
Ho tradotto da oratore (orator), non già da interprete
(interpres) di un testo, con le espressioni del pensiero,
con gli stessi modi di rendere questo, con un lessico
appropriato allindole della nostra lingua. In essi non ho
creduto di rendere parola con parola, ma ho mantenuto
ogni carattere e ogni efficacia espressiva delle parole
stesse.

Marco Tullio Cicerone, Qual è il miglior oratore (Libellum de optimo genere oratorum), traduzione di Galeazzo Tissoni, in S. Nergaard (a cura di), La teoria della traduzione nella

storia, Milano, Bompiani, 1993


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